L’indulgenza è una “grazia” finalizzata al rinnovamento interiore. Non deve essere la via facile o uno sconto, ma un aiuto di cui possiamo beneficiare entrando in comunione di fede e di amore con la Chiesa intera, attingendo nel tesoro di grazia che scaturisce dai meriti di Cristo e della Vergine Maria, e dalle preghiere e sofferenze dei Santi e di tutti i fedeli (vivere la comunione dei santi).
L’indulgenza può essere applicata anche in suffragio dei defunti.
Le condizioni per acquisire il dono delle indulgenze sono le seguenti:
- la confessione sacramentale, che porti ad una vera conversione del cuore e al rinnovamento della vita in Cristo;
- la Comunione eucaristica, che ci unisce a Gesù e a tutta la Chiesa;
- il pellegrinaggio, per ricordare che tutta la vita cristiana è come un gran pellegrinaggio verso la casa del Padre;
- le preghiere: Credo, Padre nostro, Ave Maria, Gloria e Salve Regina secondo le intenzioni del Papa.
L’indulgenza plenaria nella chiesetta antica “Santa Maria delle Grazie” si può lucrare sempre:
- in ogni giorno dell’Anno Giubilare Straordinario della Misericordia;
- nella solennità del Titolare della stessa chiesa (9 settembre);
- il 23 settembre, memoria liturgica di san Pio da Pietrelcina;
- una volta all’anno, in un giorno liberamente scelto dai singoli fedeli;
- ogni volta che, spinti dalla devozione, ivi accedono in gruppo come pellegrini.
L’indulgenza plenaria nella chiesa “Santa Maria delle Grazie” e “San Pio da Pietrelcina” si può lucrare in ogni giorno dell’Anno Giubilare Straordinario della Misericordia.