Il convento, come la chiesetta antica, ospitano i frati cappuccini fin dal 1540.
Naturalmente nel corso dei secoli ha subito profonde e significativi cambiamenti, ma rimane sostanzialmente invariato dal momento dell'arrivo, in questo "Asil di pace dove di Dio si parla e d'altro si tace", del giovane fr. Pio da Pietrelcina (1916).
Da quel momento questo luogo si lega indissolubilmente alla vita del santo e alle vicissitudini che si susseguirono. Il pellegrino ancora oggi può visitare la cella o stanza di padre Pio e altri luoghi a lui legati, in particolar modo il coro della vecchia Chiesa ove il 20 settembre del 1918 al giovane frate viene impresso dal Signore il sigillo delle stimmate.
Naturalmente nel corso dei secoli ha subito profonde e significativi cambiamenti, ma rimane sostanzialmente invariato dal momento dell'arrivo, in questo "Asil di pace dove di Dio si parla e d'altro si tace", del giovane fr. Pio da Pietrelcina (1916).
Da quel momento questo luogo si lega indissolubilmente alla vita del santo e alle vicissitudini che si susseguirono. Il pellegrino ancora oggi può visitare la cella o stanza di padre Pio e altri luoghi a lui legati, in particolar modo il coro della vecchia Chiesa ove il 20 settembre del 1918 al giovane frate viene impresso dal Signore il sigillo delle stimmate.