Convento Santuario di San Pio da Pietrelcina, 17 ottobre 2025, s. Mariano

Giubileo
Il pellegrinaggio

In questo Anno Giubilare è bene ricordare il senso del pellegrinaggio, realtà fortemente radicata, ormai, nella tradizione di questi luoghi. Il Santo Padre, Papa Francesco, gli dedica un corposo paragrafo nella Bolla d’indizione dello Speciale Giubileo, Misericordiae vultus, sottolineando che esso «è un segno peculiare nell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. La vita è un pellegrinaggio e l’essere umano è viator, un pellegrino che percorre una strada fino alla meta agognata. Anche per raggiungere la Porta Santa a Roma e in ogni altro luogo, ognuno dovrà compiere, secondo le proprie forze, un pellegrinaggio. Esso sarà un segno del fatto che anche la misericordia è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio. Il pellegrinaggio, quindi, sia stimolo alla conversione: attraversando la Porta Santa ci lasceremo abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo ad essere misericordiosi con gli altri come il Padre lo è con noi» . Il pellegrinaggio, dunque, deve essere anche il segno di un cammino interiore di conversione per ritrovare, nell’abbraccio misericordioso del Padre, il coraggio di un’autentica testimonianza cristiana, al fine di percorrere fino in fondo il nostro percorso terreno e meritare i beni promessi.

Per favorire un’efficace esperienza spirituale ed organizzare con una adeguata preparazione il passaggio attraverso la Porta della Misericordia del nostro santuario, invitiamo a contattare per tempo il nostro ufficio.

In quanto alle prove spirituali, alle quali la paterna bontà del Padre celeste ti va assoggettando, ti prego di star pur rassegnata e possibilmente tranquilla di chi ti tiene il luogo di Dio e che in lui ti ama e ti desidera ogni bene e in nome suo ti parla. Soffri, è vero, ma rassegnata; soffri, ma credi pure che Gesù stesso soffre in te e per te e con te. Gesù non ha ti abbandonata quando fuggivi da lui, molto meno ti abbandonerà adesso ed in seguito che vuoi amarlo. Dio tutto può rigettare in una creatura, perché tutto sa di corruzione , ma non può giammai rigettare in essa il desiderio sincero di volerlo amare. Quindi se non vuoi convincerti ed essere sicura della celeste pietà per altri motivi, te ne devi assicurare almeno per questo e star tranquilla e lieta (FdL, 71).