Convento Santuario di San Pio da Pietrelcina, 01 luglio 2025, s. Ester

Archivio
Veglia e Festa di San Pio da Pietrelcina 2012

Sabato 22 settembre

Chiesa all'aperto di san Pio da Pietrelcina


18,00 Liturgia di Accoglienza

Presiede fr. Carlo M. Laborde OFM Cap.

Guardiano del Convento di San Giovanni Rotondo.

19,00 Celebrazione dei  vespri

Presiede: fr. Francesco Dileo OFM Cap.

Rettore del Santuario di San Pio da Pietrelcina-San Giovanni Rotondo.

20,00 Adorazione Eucaristica Vocazionale  

Presiede fr. Maurizio Placentino OFM Cap.

Responsabile provinciale della pastorale giovanile-vocazionale.

21,00 Santo Rosario

Presiede fr. Raffaele Della Torre OFM Cap.

Definitore generale.

22,00 Solenne Rito della Confermazione

Presiede S. Ecc. Rev.ma mons. Michele Castoro,

Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo.



 

Domenica 23 settembre

Chiesa all'aperto di san Pio da Pietrelcina

00,15 Solenne Celebrazione Eucaristica

Presiede fr. Mauro Jöhri  OFM Cap. Ministro Generale.

09,30 Recita del Santo Rosario

Presiede: Fr. Štefan Kožuh OFMCap. Vicario generale.

11,00 Solenne Celebrazione Eucaristica

Presiede S. Em. Rev.ma Card. Camillo Ruini

Presidente del Progetto Culturale della Chiesa Italiana e presidente emerito della Conferenza Episcopale Italiana.

Chiesa di San Pio da Pietrelcina

17,30 Solenne Celebrazione Eucaristica

Presiede S. Ecc. Rev.ma mons. Michele Castoro 

Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo.

A seguire:

Processione Con la statua di san Pio da Pietrelcina

Percorso:  Chiesa "San Pio da Pietrelcina",

p. le Santa Maria delle Grazie, v. le Cappuccini, p.zza Europa, c.so Regina Margherita, p.zza Padre Pio, c.so Umberto I, p.zza Europa, v. le Cappuccini, Casa Sollievo della Sofferenza, p. le Santa Maria delle Grazie, Chiesa all'aperto di San Pio da Pietrelcina.

allegato: "in allegato il manifesto"


DIO non vuole che tu senti sensibilmente il sentimento della fede, speranza e carità, né che tu ne godi, se non quanto basta per servirsene nelle occasioni. Ahimè!, quanto siamo felici di essere noi tenuti sì strettamente dal nostro celeste tutore ! non dobbiamo fare altro che ciò che facciamo, cipè di amare lsa divina provvidenza ed abbandonarci nelle sue braccia e nel suo seno. No, mio DIO , io non desidero maggior godimento della mia fede, della mia speranza, della mia carità, solo per poter dire sinceramente , quantunque senza gusto e senza sentimento, che dovrei piuttosto morire che abbandonare queste virtù (LdP, 71).

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