Nina Campanile nacque a San Giovanni Rotondo (FG) l'8 settembre 1893. Conseguì il diploma magistrale e insegnò nelle scuole elementari del paese. Il 5 ottobre 1916, accompagnata dalla collega Vittorina Ventrella, si recò da Padre Pio per chiedergli se il fratello Pasqualino, morto sul fronte il 16 settembre di quell'anno, si era o meno salvato. Padre Pio, come lei stessa scrisse in un quaderno di Memorie, le rispose: «Se la misericordia di Dio si dovesse pesare da quel che voi pensate, gli uomini sarebbero tutti all'inferno. È salvo, sì, e ha bisogno di suffragi».
Da quel giorno divenne discepola e figlia spirituale del «monaco santo». Fu destinataria di una meravigliosa lettera che il venerato Padre le inviò mentre faceva un corso di esercizi spirituali, nel mese di novembre del 1922, nella quale rivelò le sue lotte interiori prima di entrare nel chiostro, il suo amore per la vita consacrata «sotto la bandiera del Poverello d'Assisi», e la «missione grandissima» affidatagli da Dio» (cf. Epist. III, 1005-1010).
Nina, su consiglio di Padre Pio, emise il voto di castità e lo rinnovò ogni anno nel giorno dell'Immacolata. Visse una vita santa, frequentò assiduamente i sacramenti e si raffinò spiritualmente nella sofferenza. Morì, a 95 anni, il 9 gennaio 1989.