Convento Santuario di San Pio da Pietrelcina, 04 luglio 2025, s. Elisabetta del Portogallo

Le Figlie Spirituali
Campanile Nina

Nina Campanile nacque a San Giovanni Rotondo (FG) l'8 settembre 1893. Conseguì il diploma magistrale e insegnò nelle scuole elementari del paese. Il 5 ottobre 1916, accompagnata dalla collega Vittorina Ventrella, si recò da Padre Pio per chiedergli se il fratello Pasqualino, morto sul fronte il 16 settembre di quell'anno, si era o meno salvato. Padre Pio, come lei stessa scrisse in un quaderno di Memorie, le rispose: «Se la misericordia di Dio si dovesse pesare da quel che voi pensate, gli uomini sarebbero tutti all'inferno. È salvo, sì, e ha bisogno di suffragi». Da quel giorno divenne discepola e figlia spirituale del «monaco santo». Fu destinataria di una meravigliosa lettera che il venerato Padre le inviò mentre faceva un corso di esercizi spirituali, nel mese di novembre del 1922, nella quale rivelò le sue lotte interiori prima di entrare nel chiostro, il suo amore per la vita consacrata «sotto la bandiera del Poverello d'Assisi», e la «missione grandissima» affidatagli da Dio» (cf. Epist. III, 1005-1010). Nina, su consiglio di Padre Pio, emise il voto di castità e lo rinnovò ogni anno nel giorno dell'Immacolata. Visse una vita santa, frequentò assiduamente i sacramenti e si raffinò spiritualmente nella sofferenza. Morì, a 95 anni, il 9 gennaio 1989.

La fede viva, la credenza cieca e la completa adesione alla autorità costituita da DIO sopra di te, questo è il lume che rischiarò i passi del popolo di DIO ne deserto. Questo è il lume che risplende sempre nell'alta punto di ogni spirito accetto al Padre. Questo è il lume che condusse i magi ad adorare il nato Messia. Questa è la stella profetizzata da Balaam. Questa è la fiaccola che dirige i passi di questi spiriti desolati. E questo lume e questa stella e questa fiaccola sono pure ciò che illuminano la tuia anima , dirigono i tuoi passi perché tu non vacillassi; fortificano il tuo spirito nel divino affetto e senza che l'anima li conosca, si avanza sempre verso l'eterna meta. Tu non lo vedi e non lo comprendi, ma non è necessario. Tu non vedrai che tenebre, ma esse non sono quelle che coinvolgono i figli della perdizione, si bene sono esse quelle che circondano l'eterno Sole. Tieni per fermo e credi che questo Sole risplende nella tua anima; e questo sole è appunto quello di cui il veggente di DIO cantò e nel tuo lume vedrò il lume (LdP, 16)

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