Convento Santuario di San Pio da Pietrelcina, 04 luglio 2025, s. Elisabetta del Portogallo

Le Figlie Spirituali
Fiorentino Lucia

Lucia Fiorentino nacque a San Giovanni Rotondo (FG) il 20 giugno 1889. A sette anni fece la prima comunione e, giovanissima, s'iscrisse al Terz'Ordine Francescano. Più che agli studi, preferì dedicarsi ai lavori domestici e ad una intensa vita di pietà. Fu zelatrice dell'Apostolato della preghiera e della devozione al Sacro Cuore di Gesù. Pensò di consacrarsi al Signore in un istituto religioso, ma incontrò la ferma opposizione dei genitori. Dal 1916 fece parte del primo gruppo di anime che con slancio si misero alla scuola spirituale di Padre Pio, ricevendo, dai periodici colloqui con lui, luce, conforto e pace. Ebbe da Dio grazie straordinarie e carismi mistici che, per volontà dei suoi direttori, descrisse in un Diario, in parte pubblicato, ricco di interessanti notizie riguardanti Padre Pio e di relazioni su alcune «visioni immaginarie» (cf. MARIA PREZIOSI, Lucia Fiorentino, figlia spirituale di Padre Pio, Foggia, 1967). Tra Lucia e Padre Pio ci fu un «fitto scambio di lettere», delle quali restano solo sei (cf. Epist. III, 475-489). Le altre, con un gesto di generosità e di distacco, furono bruciate dalla Fiorentino per fare un «sacrificio a Gesù». La stessa si offrì vittima per l'apostolato del Padre e morì il 16 febbraio 1934.

La fede viva, la credenza cieca e la completa adesione alla autorità costituita da DIO sopra di te, questo è il lume che rischiarò i passi del popolo di DIO ne deserto. Questo è il lume che risplende sempre nell'alta punto di ogni spirito accetto al Padre. Questo è il lume che condusse i magi ad adorare il nato Messia. Questa è la stella profetizzata da Balaam. Questa è la fiaccola che dirige i passi di questi spiriti desolati. E questo lume e questa stella e questa fiaccola sono pure ciò che illuminano la tuia anima , dirigono i tuoi passi perché tu non vacillassi; fortificano il tuo spirito nel divino affetto e senza che l'anima li conosca, si avanza sempre verso l'eterna meta. Tu non lo vedi e non lo comprendi, ma non è necessario. Tu non vedrai che tenebre, ma esse non sono quelle che coinvolgono i figli della perdizione, si bene sono esse quelle che circondano l'eterno Sole. Tieni per fermo e credi che questo Sole risplende nella tua anima; e questo sole è appunto quello di cui il veggente di DIO cantò e nel tuo lume vedrò il lume (LdP, 16)

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