Convento Santuario di San Pio da Pietrelcina, 11 novembre 2025, s. Martino di Tours

I Figli Spirituali
De Caro Gerardo

Gerardo De Caro nacque nel 1909. Docente di storia e filosofia, conobbe Padre Pio nel 1943. In lui vide subito un grande asceta, dotato di straordinaria spiritualità ed elevatezza morale. Nel 1944 si trasferì a San Giovanni Rotondo e intrecciò un rapporto filiale con Padre Pio, che gli preannunziò la sua elezione a Deputato del Parlamento. Padre Pio gli disse: Parla, parla, parla!. De Caro parlò con entusiasmo raccogliendo consensi in occasione del progetto di Riforma agraria e fondiaria. Una volta Padre Pio disse: Questo è il mio Deputato e guai a chi me lo tocca!. De Caro, onesto e coerente, uomo di cultura, di fede e di preghiera, si considerava «lo strumento» con cui Padre Pio, «sostenitore di uno Stato produttivo in cui tutti i diritti umani fossero tutelati con giustizia», manifestava il suo pensiero politico e sociale.

Io veggo che tutte le stagioni dell'anno si trovano nelle anime vostre; che talora sentite l'inverno di molte sterilità, distrazioni, svogliatezze e noie; ora le rugiade del mese di maggio con l'odore dei santi fioretti; tra i calori del desiderio di piacere al nostro Sposo divino. Non rimane, dunque, se non l'autunno del quale non vedete voi i frutti; però occorre bene spesso che al tempo di battere le biade e di premere le uve, si trovino raccolte maggiori di quelle che promettevano le mietiture e le vendemmie. Voi vorreste che tutto fosse nella primavera e nell'estate; ma no, mie direttissime figliole, bisogna che sia questa vicissitudine così all'interno come nell'esterno. Nel cielo tutto sarà primavera quanto alla bellezza, tutto di autunno quanto al godimento, tutto di estate quanto all'amore. Non vi sarà alcun inverno; ma qui l'inverno è necessario per l'esercizio dell'abnegazione e di mille piccole ma belle virtù che si esercitano nel tempo della sterilità (FdL, 61).